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Ciao a tutti e benvenuti su Una Ginnasta da Salotto!

Questo blog è la traduzione di The Couch Gymnast, blog sulla ginnastica internazionale.

mercoledì 31 dicembre 2008

Il lato bizzarro della ginnastica

-DALL’ARCHIVIO DI UNA GINNASTA DA SALOTTO (13 SEPT 2008)-

Questa lista si occuperà di alcuni dei momenti e delle persone più bizzarri della ginnastica.

Il peggior caso di crollo strutturale

Correva l’anno 1972 o giù di lì quando Ludmila Turischeva completò il suo esercizio alle parallele asimmetriche e subito dopo queste crollarono rovinosamente dietro di lei. Da morire dal ridere. Oltretutto è capitato proprio a lei, sempre così tranquilla e posata. E ovviamente è stata così educata da salutare la giuria e andarsene come se niente fosse! Certo che se fosse capitato alla sua compagna Korbut con quell’esercizio pazzesco avremmo pensato che era anche logico che succedesse.
(Meno male che a qualcuno è venuta l’idea di attaccare le parallele al suolo. Non voglio immaginare cosa potrebbe succedere oggi sennò)

Il peggior caso di commentatore porta sfortuna
Capitò a Kathy Johnson ai mondiali del 1995 durante l’all-around. Grandioso. Tutte le volte che diceva che quella era una ginnasta che non cadeva mai, quella cadeva. Ogni volta che ammirava le linee di qualcuno, quel qualcuno sbagliava e così via! Volevo così tanto che smettesse di commentare per il bene delle ginnaste! Se non ci credete, date un’occhiata su Youtube. Lyssenko ha dei video nella sua collezione. A un certo punto era così terribile che se avesse detto “Nessuna ginnasta è mai rotolata sotto il cavallo in una gara”, probabilmente una piccola rumena sarebbe rotolata accidentalmente durante la rincorsa.

Bizzarro: lo spogliarello/balletto di Oksana Chussovitina
Dovete vederlo se non lo avete ancora fatto: http://www.youtube.com/watch?v=YqC1zTnv_TM (Aggiornamento: il video non è più disponibile purtroppo).
Che dire? Senza parole. Per favore, ma cosa sta facendo?? Fatela smettere!!


Le strane sopracciglia di Miss Produnova
Produnova vince di sicuro per la depilazione delle sopracciglia più stramba. Aveva dei piccoli buchini nelle sopracciglia, ricordate? Uno dei commentatori disse che lei aveva detto che lo faceva per somigliare ad un guerriero. Che poi sembrava già un guerriero, con tutti quei capelli, quell’acrobatica e l’aria da dura. Se proprio vuoi che I giudici ti notino, tira le punte (dai scherzo, adoravo la Produnova).
Una ragazza che lavora al supermercato dove vado io ha le stesse sopracciglia e ho sempre desiderato chiederle se lo fa anche lei per sembrare un guerriero, ma non l’ho mai fatto. Anche lei ha l’aria da dura quindi non sono sicura di volerle parlare di una ginnasta russa a lei sconosciuta mentre mi infila la spesa nella borsa.

Il disastro delle finali di squadra ai Mondiali 2003

Le finali di Anaheim sono state una commedia degli errori, quasi diabolica. Mi chiedo cosa diavolo sia successo quel giorno. Forse sparavano allucinogeni dall’impianto di condizionamento:
- Ginnaste che non cadevano mai, lì sono cadute da tutti gli attrezzi
- Le cinesi che hanno iniziato a provare i proprio elementi al podium training mentre aspettavano di fare la trave e si sono beccate una penalità che gli ha fatto perdere una medaglia
- Hollie Vise che si dimentica che deve avere un numero puntato sulla schiena durante l’esercizio alle parallele, così fa l’esercizio con un pezzo di carta fissato con delle spille da balia e, tragedia, cade!!
- E infine, mentre tutto questo stava accadendo, l’Australia zitta zitta riesce a trascinarsi fino al terzo posto mentre nessuno guardava... Segnando un record per la ginnastica e per l’Australia!!!
Che giornata bizzarra per la ginnastica artistica.

La bizzarra scomparsa dalle scene di Gina Gogean – e la sua non-presenza

Non voglio dire che Gina Gogean non avesse personalità. Sono sicura che al di fuori del palazzetto avesse una personalità brillante e dinamica. Dico solo che forse la teneva ben nascosta durante le gare (forse era nascosta da qualche parte insieme al numero di gara di Hollie Vise!).
Per quanto abbia sempre ammirato Gina Gogean e la sua ginnastica, mi è sempre dispiaciuto che non abbia ottenuto un titolo all-around prima di ritirarsi. Mi preoccupava la sua salute mentale: sembrava sempre così infelice, persino quando sorrideva.

La pensione alternativa di Monica Zahiu
Diversi anni fa, Monica Zahiu ha annunciato durante un talk show che avrebbe venduto tutte le sue medaglie e i suoi trofei al miglior offerente. Aveva bisogno di soldi, pare, per comprare un piccolo appartamento, solo che non aveva altri soldi nè guadagno. Suona strano, perchè sarebbe giusto che un ex membro della squadra nazionale venisse in qualche modo pagato per quello che ha fatto. E considerando anche che la Zahiu è una di quelle ginnaste a cui falsificarono l’età per farla gareggiare, si trattava oltretutto di lavoro minorile. La parte peggiore: la collezione è stata venduta per 150 euro. Strano, oltre che deprimente.

Scelte discutibili in tre parole: La. Squadra. Spagnola.
Qualcuno dovrebbe spiegare alla la persona che li disegna che, quasi sempre, sobrio è meglio. E, ancora peggio, continuano e continuano.

Una Ginnasta da Salotto ha una domanda

Ormai ho visto così tanti body che non capisco più niente. Per il round 4 del concorso per il body peggiore avevo infilato anche questo nella foto sotto, poi dopo dieci minuti l’ho tolto.

Il problema è che non riesco a capire se devo ritenerlo offensivo o meno. Dopo un po’ che lo guardavo ho capito che non ho problemi con il verde e il nero insieme e poi Allana sembra elegante un po’ con qualsiasi cosa indossi.

La fonte principale di problemi potrebbe essere la rosa brillantinata sul petto. Ma mi chiedo: penso davvero che sia proprio brutta o forse solo che è ingiustificata su un body australiano? Cioè, cosa c’entra una rosa con l’Australia? O forse è davvero solo brutta... Ma brutta abbastanza da rovinare l’intero body?

Questo è il problema. Forse Allana mi confonde e si tratta solo di un body inguardabile in realtà? O è invece normale, ma rovinato da una stupida rosa? O è invece molto carino e Una Ginnasta da Salotto non ne può più di vedere velluto e brillantini?

Aiuto, o miei lettori, che ne pensate?


Via coi commenti!!

Il body peggiore – round 4...

...INIZIA ORA!!

Una lumaca senza maniche

Scollatura in tessuto collant

Tragedia in velluto arancione

Il Canada e i colori fosforescenti

Evviva l’oro

Care lettrici italiane di Una Ginnasta da Salotto, cosa ne pensate?

Aspettiamo ansiose i vostri commenti!

martedì 30 dicembre 2008

Chi ha messo un po’ di arte nella ginnastica artistica

-DALL’ARCHIVIO DI UNA GINNASTA DA SALOTTO (10 SEPT 2008)-

Questa lista è dedicate alle ginnaste che sono riuscite a mettere qualcosina tra una diagonale e l’altra!
Le danzatrici
Lilia Podkopayeva è la numero uno per me, era trooooppo brava al corpo libero. Faceva dei fouettes da impazzire! Per chi non sapesse di cosa parlo, si tratta di pirouettes che ha piazzato nel suo esercizio al corpo libero da oro, con una gamba che si alza e si piega al ginocchio mentre ruota. Sono elementi chiave nella danza classica e in un particolare balletto, mi sembra Il Lago dei Cigni o La Bella Addormentata, la prima ballerina ne fa una serie di trentadue di fila! Il pubblico usa contarli per assicurarsi che li completi tutti di solito! Anche le più grandi ballerine, come Fonteyn o Guillem, pregavano di arrivare alla fine senza perdere l’equilibrio o sbagliarli... E Lilia ne faceva un po’ senza scarpette da punta e sui materassini. Grande.


Anna Pavs dovrebbe ricevere una medaglia per essere stata l’unica a portare un po’ di grazie ed eleganza al corpo libero di Pechino 2008. L’unica ad avvicinarsi è stata Nastia Liukin, ma questo l’hanno già detto tutti. Nastia è una grande ballerina.


Khorky la Regina è sempre stata molto brava, anche se ho sempre pensato che giocasse più con le pose che con la danza. Pose molto eleganti e poi, Madonna lo ha fatto per anni, quindi...! Sua Altezza conquista anche punti per piazzare della coreografia per camuffare arrivi imprecisi. Se non sei bravo, usa l’intelligenza almeno.



Le impertinenti

Dasha Joura vince il premio per la ragazzina impertinente per il 2006, 2007 e 2008. Il suo esercizio al corpo libero ti strega, non mi stanco mai di vederlo. Oltretutto, una delle musiche migliori.
E parlando di ragazzine impertinenti, ecco che arriva Tasha Schwikert, decisamente parte della categoria. Mi piaceva un sacco il suo corpo libero (non mi ricordo l’anno, ma ricordo che il commentatore continuava a parlare sopra il suo esercizio, azzerando le nostre chances di godercelo parlando poi di altre ginnaste).

Quelle carine

Mo Huilan. Dimenticatevi di Jiang Yuyuan. Mo era la cinese più carina, con quella musica della macchina da scrivere nel 1995. Adorabile quando sventolava le braccia e saltellava dappertutto sulla pedana.

Lavinia Milosovici. Il suo esercizio perfetto del 1992 (?) è stata l’unica occasione in cui mi è sembrata carina. A me non sembrava perfetto per i salti con le ginocchia divaricate, ma era carino, divertente e molto vicino alla perfezione!

Oksana Omelianchik. La punta di diamante del sistema sovietico che produceva piccoli cherubini saltellanti con quel tipo di coreografia che fa sorridere i giudici davanti ad un esercizio accattivante (vi invito a guardare il video su Youtube se non ci credete). L’esercizio con la musica degli uccellini era incredibile per l’acrobatica innovativa per il suo tempo ma anche per la coreografia stupenda.



La classe non è acqua
Ludmilla Tourischeva. La regina dell’eleganza del suo tempo, l’inventrice degli esercizi eleganti al corpo libero. Triste vederla sconfitta da un esercito di piccoline, ma non mi lamento visto che le piccoline hanno portato una ginnastica entusiasmante.

Henrietta Onodi. Non si poteva non guararla, minuscola e giovane, ma con la presenza e maestosità di una ginnasta molto matura. Coreografie eccezionali. Triste vederla vincere l’argento a Barcellona dietro al Dieci della Milosovici. Era stata grandiosa.

Isabelle Severino. Aveva più presenza lei di tutta la squadra rumena insieme. No, un attimo, questo non è troppo difficile al momento. Volevo dire di tutta la squadra cinese. No, la squadra italiana. Vabbè, non so, però è brava al corpo libero, lo fa quasi sembrare facile. E questo non lo si può dire tanto spesso.

Le innovatrici


Camilla Voinea. Come dimenticare la rumena che ha fatto la breakdance? Fantastica!
Sveta Boginskaya. La-migliore-di-sempre.

Zammo. Ha messo il moon walk nel suo esercizio!! Non ho mai riso tanto come ai mondiali del 2005. Era già doloroso quando provava a ballare... Ma almeno era diversa dagli altri, bisogna riconoscerlo!

lunedì 29 dicembre 2008

C’è voluto del tempo ma ora mi piacciono

-DALL’ARCHIVIO DI UNA GINNASTA DA SALOTTO (9 SEPT 2008)-

1. Vanessa Ferrari
La prima volta che l’ho vista, non mi piaceva. La sua ginnastica mi sembrava rozza e lei sembrava fatta come un’estintore (e quel body senza maniche le stava terribilmente). E poi era tutta acrobatica. Poi ho guardato e riguardato la gara di Aarhus e, in effetti, si meritava la vittoria.
Prima che qualcuno lo dica, LO SO che è caduta alla trave ma ho deciso che questa cosa di vincere con una caduta con il nuovo Codice è fuori dal mio controllo allo stesso modo di un disastro aereo, quindi respirerò a fondo e cercherò di ricordare a me stessa che in un mondo di ginnastica piatta, lei era la migliore, anche se non mi piace il nuovo sistema. E poi se avesse vinto Miss “Se Quella La Chiami Planche” Jana Bieger avesse vinto, avrei pianto. Non voglio mettermi contro Jana, ma la sua ginnastica non è bella e quella planche che faceva per me era solo una verticale storta.
Oltre a ciò, sto con Vanessa perchè Izbasa, Dikes e Joura non erano per niente pronte a una vittoria del genere (non ancora). Nastia aveva male al piede e Ashley Priess aveva fatto quel pasticcio al corpo libero, quindi erano entrambe fuori dai giochi.
Non mi piace la forma di Vanessa e, se vogliamo proprio guardare i dettagli, nemmeno la sua frangia, ma devo ammettere che il suo corpo libero era stupendo e meritevole di vincere.


2. Maria Olaru
Forse non mi è mai dispiaciuta la Olaru, ma nemmeno ci ho mai pensato troppo. Poi l’ho vista premiare dalla Federazione rumena e ho pensato che fosse una persona interessante, il che mi ha portato a leggere un’intervista sulla sua vita oggi, il che invece mi ha portato a riguardare la sua ginnastica. Forse quello che mi piace di più è la sua abilità di all-arounder e tutta l’acrobatica che riusciva a fare nonostante la sua altezza.



3. Shannon Miller
Il mio problema con la Miller era che, da australiana, non ne potevo più di sentirne parlare ancora prima di vederla. E devo ammettere che allora ero contro il successo di un’americana. Poi sono comparse su Youtube delle vecchie gare e ho iniziato ad apprezzarla. Era aggraziata e leggera, ma molto potente. E nonostante quello che le persone dicevano, non era un robot agli ordini degli allenatori. Le si leggeva in faccia che desiderava vincere, e tanto.



4. Elena Zamolodchikova
Non mi è mai piaciuta la sua ginnastica, nemmeno un pochino. Ok per volteggio ed acrobatica, ma il resto? Per favore. Forma imprecisa, trave ad una velocità ridicola e la grazia di un’ostrica nelle coreografie. La sua vittoria al corpo libero a Sydney è stata forte e ammetto di aver quasi pianto per lei quando ho visto che nè il suo allenatore nè la Khorkina festeggiavano con lei.
Ma dopo, mi sono rattristata per la sua lenta discesa davanti agli occhi del pubblico. Tutti avevano nostalgia dello stile della Regina Khorkina, l’ultima ginnasta sovietica, ma in realtà era Zamo. Non gareggiava solo per il suo paese e la sua squadra, era un’impiegata. Se avevano bisogno di lei, lei gareggiava – e continuavano a metterla in squadra no? Ammiro la sua dedizione totale per la squadra negli ultimi anni, quando cercava di trovare la sua strada dopo la fine della supremazia russa nel mondo ginnico anche quando divenne chiaro che, individualmente, non era più la ginnasta di una volta.

5. Chellsie Memmel
Ho iniziato a sentir parlare di Chellsie quando ancora cercavo di farmi una ragione del potere americano nella ginnastica. All’inizio non mi piaceva. Poi, con gli anni, ho iniziato non solo ad ammirarla come persona, ma ad amare il suo lavoro. Adesso è la mia ginnasta americana preferita di tutti i tempi. Aveva un nonsochè di speciale, nell’acrobatica e alla trave. Potente, precisa e, nonostante fosse un pochino più grossa delle altre, aveva una forma favolosa. Le punte erano quasi sempre tirate e le sue aperture perfette.
Poi mi piaceva come, durante le gare, era sempre decisa e determinata (a volte faceva quasi paura) e poi dopo la gara, durante le interviste, era così dolce e sorridente.
Ho iniziato ad adorare anche tutte quelle volte in cui credevo che non ci sarebbe più stata, lei tornava indietro con ancora più forza.
Quando l’ho rivista ai Nazionali e poi verso le Olimpiadi ero sconvolta dal modo in cui ha ripreso da dove aveva lasciato. E poi, tragedia! Mi ero appena ripresa dallo spavento al campo di allenamento quando ho sentito dell’infortunio alla caviglia. Ero più che triste per lei. Lei più di tutte si meritava di gareggiare, più della Sacramone. Anche se ora è finita, spero si ritiri per il suo corpo, ma dall’altro lato vorrei continuasse per sempre.

6. Daria Joura
All’inizio pensavo fosse una tizia insignificante con un bel sorriso che faceva un saluto originale, ma poi è maturata diventando una delle migliori ginnaste che l’Australia ha mai avuto e ha iniziato a piacermi, lei e i suoi splendidi esercizi al corpo libero. Mi si è spezzato il cuore per lei a Pechino, con quell’infortunio, poverina! È quasi sicuro che non sarà a Londra, ma chi può dirlo?

domenica 28 dicembre 2008

Una Ginnasta da Salotto parla....

... dell'anno 2008!!

È come pensate ragazzi. È arrivato il momento nostalgia per Una Ginnasta da Salotto, per ricordare i bei momenti e disperarsi per quelli meno belli e, più in generale, per scegliere gli avvenimenti più importanti dell’anno. È tempo di celebrare il 2008! Non solo siamo alla fine dell’anno, ma siamo anche alla fine di un altro quadriennio, quadriennio culminato con l’avvimento che molti di noi attendevano: Pechino. Pressione, tragedie e cavolo se è stato eccitante!

Quindi ecco la lista dei momenti da ricordare e da dimenticare del 2008 secondo Una Ginnasta da Salotto. Come sempre, ci sono i problemi, le tragedie, le controversie e la politica dello sport! Inizierò con gli avvenimenti da dimenticare, per finire con quelli da ricordare, in modo che iniziate l’anno nuovo di umore migliore.

DA DIMENTICARE

Anna Pavlova
Da dove cominciare? Lo zero al volteggio? La medaglia che le è stata rubata alla trave per colpa di questo schifo di sistema di valutazione? La mancanza di riconoscimento per la sua spettacolare grazia ed esecuzione? La rottura del tendine d’Achille? Non voglio più pensarci, mi deprimo troppo.

Scelte di body

Devo ammettere che non vedo l’ora che ce ne siano altre così disastrose. Senza, non potremmo ridere di niente. Uno dei miei momenti da dimenticare è quello dell’assenza delle spagnole, campionesse in body sbagliati, e Adela Sajn con qualcosa addosso di non troppo ridicolo (ovviamente, non quello della foto!) alla Hungarian World Cup. Meglio per gli occhi, ma poco divertente.

Tutti gli infortuni americani

Tutto è iniziato dalla gamba rotta di Shayla al campo di allenamento. Fa abbastanza male pensare che si stesse allenando SULLA FRATTURA, oltre al fatto che non sarebbe stata a Pechino di sicuro. Mi è quasi venuto un infarto quando ho saputo dei problemi al collo di Chellsie, poi ho quasi pianto quando si è infortunata a Pechino. Non vedevo l’ora di rivederla di nuovo e poi le mie speranze sono state cancellate! E Sam, non mi è dispiaciuto perchè non sono una sua grande fan, ma comunque non è stata che la ciliegina sulla torta degli infortuni.


Il problema dell’età delle cinesi
Opinioni contrastanti. Discussioni accese. Alla fine non ne è uscito nulla se non sospetti e la certezza che la FIG nulla può contro la super burocrazia cinese.


Il sito della FIG

Tutti lo dicono e hanno ragione: fa schifooooo!!!

Cattive notizie dal Brasile

È stato triste conoscere la notizia degli aspetti più traumatici e spaventosi dei metodi di allenamenti brasiliani dopo Pechino. Quindi, sembra che Ostapenko non fosse tutta quell’influenza positiva che doveva essere. Peccato, perchè i traguardi raggiunti dal Brasile sono stati entusiasmanti da guardare. Spero solo che non siano costati troppo alle ragazze.

Salti laterali
Una Ginnasta da Salotto non dice altro ma, per favore, basta.

La storia di Emilia Eberle

La triste storia sulla sua esperienza negli anni settanta e ottanta ci ha confermato molte cose che alcuni di noi già pensavano del regime rumeno. Deprimente.

Dasha Joura

Che dire? La ragazza ha avuto una gran sfortuna in Cina (che comprende questo vestito che ha dovuto indossare)

I tendini d’Achille


Beh, questo tendine problematico ma necessario è conosciuto per la sua debolezza mitologica ma, vi prego, dei della ginnastica! Quest’anno è toccato ad alcune delle mie preferite: Isabelle Severino, Anna Pavlova, Oksana Chussovitina e Courtney Kupets per la seconda volta. Non è giusto.

L’individuale di Cheng Fei a Pechino

Mi fa piacere che Cheng Fei sia uno dei membri della squadra medaglia d’oro a Pechino, ma speravo vincesse anche qualcosa come individualista. Ho scosso la testa per tutta l’Olimpiade, alzando gli occhi al cielo e chiedendomi “Perchè? Perchè? Perchè?”, e per metà del tempo mi riferivo a Cheng.

Andrea Joyce
Il trattamento che ha riservato ad Alicia Sacramone dopo le cadute nella finale a squadre era totalmente non necessario. Non le avrebbe fatto male essere un pochino più gentile con la Sacramone, evidentemente dispiaciuta. Dall’altra parte, è stato bello vedere le sue compagne di squadra che cercavano di proteggerla dal dolore che le causava rispondere a domande sui suoi esercizi subito dopo.

Vanessa Ferrari

Aveva così tanto talento che è stato entusiasmante guardarla, nonostante la sua generale mancanza di eleganza. Dopo aver battuto tutti un paio di anni fa, sarebbe stato bello vederla arrivare alle finali per attrezzo in una specie di morte del cigno per la sua breve brillante carriera.

Carol Angela Orchard

Il fatto che l’allenatrice canadese si sia trasferita in Inghilterra con il suo nuovo marito è una gran cosa per la sua vita privata, ma non posso non essere triste per le ginnaste. Ha fatto molto per loro, allenando ginnaste da medaglie mondiali e crescendo Peng Peng Lee. Sono sicura che ne sentiranno la mancanza.

Whoopi Goldberg

Sì, ho detto proprio Whoopi Goldberg e sto parlando di quando Nastia è apparsa in The View (o The Edge? O The Story?). Comunque, parlo della fine della sua intervista post-olimpiadi in cui, dopo che le altre donne presenti avevano riempito di complimenti Nastia, la sua famiglia e la sua ginnastica, Whoopi, per dare in fretta la pubblicità, ha biascicato due parole in fretta sulla nazione orgogliosa di loro e, ciao, via alla pubblicità. Dai Whoopi, sei un’attrice, e allora recita! Non deve essere essere difficile sembrare sincera no?

DA RICORDARE
Pechino
Quanto abbiamo aspettato! Non so voi, ma a me sembra di aver aspettato per sempre che arrivassero le Olimpiadi e, per me, è stato all’altezza delle aspettative con drammi, controversie, ingiustizie e vittorie a sorpresa... Più di quanto mi aspettassi.

L’oro a squadre della Cina

Vabbè, magari speravo segretamente che le americane vincessero ma è stato comunque bello vedere le cinesi farcela finalmente, con una ginnastica incredibile e una nuova squadra forte, con una grande concentrazione e un capitano che le ha aiutate a conquistare le medaglie che si meritavano da anni.

Oksana Chussovitina


Chi non ha desiderato vederla vincere una medaglia, magari una all’Olimpiade durante la sua milionesima gara?! Chi non si è appassionato alla sua storia, per la sua carriera, l’ottima conclusione della storia di suo figlio Alisher che sta guarendo completamente e la sua presenza solare ovunque vada? Quella medaglia al volteggio è stata una delle più meritate dell’intera gara.

Scelte di body

L’ho già detto e lo ripeto, il body olimpico giapponese, così carino. Mi sono piaciuti anche I body di squadra russi. Finalmente hanno deciso per una bellissima combinazione di azzurrino e bianco, molto elegante.

La tenacia rumena

Il bronzo rumeno a Pechino è stata una rivincita. Mi fa piacere vedere che sono ancora capaci di farcela, considerando che i loro allenamenti non sono più quelli di una volta (per fortuna) e che hanno dovuto contare sulle forze delle talentuose Izbasa e Nistor per arrivare alla fine del quadriennio.

La ginnastica diventa glamour

Alla faccia di trope scelte sbagliate in fatto di body, è stato grande vedere Alicia Sacramone e Nastia Liukin attirare l’attenzione del blog di moda Go Fug Yourself. E anche vederle divertirsi dopo tutto il sudore delle Olimpiadi.

Le novità dalla ginnastica universitaria


Sono contenta che alcune delle ginnaste che mi mancano di più passino alle squadre di ginnastica dell’università! Almeno potremo vederle gareggiare in un ambiente più rilassato e divertente. Non vedo l’ora di vedere Elyse Hopfner-Hibbs, Olivia Vivian, Shayla Worley e molte altre.

Nastia Liukin

Sono contenta che Nastia abbia avuto un bellissimo 2008. Veramente non pensavo mi importasse tanto, visto che mi piace allo stesso modo Shawn Johnson, ma ero emozionata per lei a Pechino. Mi è piaciuta particolarmente la vittoria all’American Cup, segno di quello che doveva arrivare in Cina


L’esercizio al corpo libero di Jiang Yuyuan

Anche se, come ha già detto qualcun’altro, penso che il suo sorriso la faccia assomigliare ad un elfo impazzito, quell’esercizio è divertente, cosa poco comune con l’attuale codice.

2008 l’anno delle parallele asimmetriche



La mia preferita è Elizabeth Tweddle, con il suo nuovo esercizio ai campionati britannici. Non avrà le linee perfette e l’ampiezza di Kexin o Liukin, ma è impressionante vedere come Beth riesca sempre a migliorare. La commedia Kexin-Liukin a Pechino è stata rovinata dalla regola per il parimerito, ma non ha eliminato le loro grandi performance, dimostrando che le parallele sono diventate l’attrezzo più spettacolare sotto il nuovo codice.

I capitani
È stato un anno di grandi capitani. Triste vedere la Severino infortunarsi, ma ci sono state ginnaste stoiche e mature come Chussovitina, Sacramone e Fei che hanno aiutato i membri più giovani delle loro squadre a rimanere in piedi nelle gare importanti.

Liang Chow


La prova che le ginnaste con talento possono competere alle Olimpiadi e avere una vita allo stesso tempo. Complimenti a un allenatore gentile, affettuoso e generoso.

La nuova carriera di Svetlana Khorkina
Politica. Divertente. Una delle risate più grandi dell’anno è stata davanti a quelle foto di lei in giro per la Duma con la Kabaeva. Quella donna è come Madonna. Smetterà mai di reiventarsi? Spero di no, perchè è davvero divertente!

Lyssenko su Youtube
Lyssenko migliora sempre di più con i suoi video di vecchie gare su Youtube. Ha una collezione di video di ginnastica da girare la testa! Ora che ha anche investito in una webcam, possiamo anche avere il piacere di ascoltare i suoi commenti dei Codici presenti e passati, di cui parla in maniera comprensibile a tutti e molto interessante. È anche uno dei miei preferiti perchè è preciso e risponde alle domande su Codici, storia e ginnaste.
L’uragano mediatico Sacramone


Sapevamo tutti che Alicia è divertente, intelligente, sfacciata, forte e un po’ fuori, cose che il resto del mondo ha scoperto dopo Pechino. Nonostante le sue performance un po’ così nella finale a squadre, il mondo ha dato il benvenuto alla sfortunata ginnasta americana in uno dei suoi giorni peggiori, forse per la sua dignità e umorismo che ha mostrato nelle interviste e i media l’hanno adorata. Ha quasi fatto sudare freddo Nastia in termini di popolarità!

Il blog di Olivia Vivian
Finalmente una ginnasta con un po’ di arguzia, giudizio, umiltà e una maniera australiana unica di scrivere che regala al mondo racconti divertenti sulla strada verso l’Olimpiade.

L’oro al corpo libero di Sandra Izbasa



Che momento per Sandra e la Romania. Lei ha regalato così tanto alla ginnastica negli anni. La finale al corpo libero sembrava fosse già nelle mani delle solite, finchè non è arrivata lei. E che esercizio.

Quello che verrà

Infine, uno degli avvenimenti da ricordare è che abbiamo sentito parlare di molte junior che stanno crescendo in molti paesi, da farci aspettare con ansia il prossimo anno e il prossimo quadriennio.