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Questo blog è la traduzione di The Couch Gymnast, blog sulla ginnastica internazionale.

martedì 10 marzo 2009

Ragazze cattive #2

Nome: Tasha Schwikert
Risultato migliore: oro di squadra ai Mondiali 2003, poi campionessa AA ai Nazionali USA e svariati AA con la sua squadra universitaria
Accusata di: essere una combinaguai in generale
Cosa?? Mettiamola così: la sua stessa madre la chiamava la “Dennis Rodman della ginnastica”. La sua allenatrice Cassie Rice la considerava una irritante spina nel fianco. Nonostante fosse talentuosa, brillante e disciplinata, sembra che la Schwikert sfidasse la sua allenatrice ad ogni occasione, cambiando gli orari degli allenamenti a suo uso e consumo, arrivando in ritardo, facendo la maleducata e gridando contro gli allenatori. In un articolo del NY Times su Tasha, la Rice avrebbe detto “Ti scongiuro, per favore, almeno per un giorno, perché non puoi essere una ragazza rispettosa?”. E Rice avrebbe detto inoltre che “Il problema è che ciò che la rende grandiosa è anche ciò che la rende presuntuosa ed egoista. Può essere a volte la ragazzina migliore del mondo, ma a volte ti lascia proprio senza parole”. La madre è d’accordo e dice “Forse è un po’ senza controllo e, come posso dire?, un po’ arrogante. Non è quella che definirei la ginnasta media”. No, di sicuro non lo era.
Rice affermava che una delle cose più frustranti di Tasha era che, nonostante violasse tutte le sue regole, continuava a vincere e vincere, dimostrando alla giovane ginnasta presuntuosa che alla fine i suoi metodi andavano bene così. Questo rese sempre più difficile la vita alla Rice, non riuscendo più a controllare Tasha, che in un’intervista affermò che era convinta di non piacere ai suoi allenatori, visto che la tenevano il più lontano possibile dalle altre ginnaste perché non avesse cattiva influenza su di loro.

Punizione: essere cacciata dalla palestra delle Gym Cats più di una volta (la prima volta all’età di otto anni, quando Tasha si aggrappò alle maniglie della porta con mani e piedi per cercare di resistere). E poi, forse per questo non fece mai parte di una squadra olimpica. Chissà se il suo temperamento ha qualcosa a che vedere con le decisioni di Martha.

Giudizio: da medio ad alto
Non metto in dubbio per un attimo che Tasha fosse arrogante ed insofferente a volte. Chi non ha visto Cassie girare gli occhi al cielo durante alcune gare? Chi non l’ha vista allontanarsi dagli allenatori mentre le stavano parlando? E se guardate il corpo libero di Tasha ai nazionali USA 2004, si vede all’inizio un ghigno mascherato da sorriso diretto ai giudici. Secondo me, comunque, il suo atteggiamento da ragazza cattiva era parte della sua determinazione di ginnasta e dava ai suoi esercizi quel tocco di personalità che mancava alle altre ragazze.
Detto questo, per nessuna ragione al mondo sulla faccia della Terra avrei voluto essere la sua allenatrice!

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