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Questo blog è la traduzione di The Couch Gymnast, blog sulla ginnastica internazionale.

lunedì 2 febbraio 2009

Le cerimonie di premiazione (e una confessione)

Titolo: Una Ginnasta da Salotto si butta in un altro sport!

Ragazzi, devo ammettere che ho un po’ trascurato la ginnastica negli ultimi tempi, e devo ammettere che non è solo perchè non potevo accedere a internet (cosa, comunque, vera). Sono stata infedele.
Ma davvero, uno cerca di non farsi risucchiare dal tennis durante l’Australian Open anche se praticamente lo disputano qui davanti a casa, e I giornali e la tv e la gente non fa altro che parlarne e tutte le partite davanti agli occhi ti implorano di essere guardate distraendoti da compiti, faccende domestiche e dal tuo vero amore, il blog sulla ginnastica. È davvero complicato non cedere alla tentazione!
Ma non sto scrivendo tutto questo solo per confessarvi una debolezza e il mio comportamente da traditrice (anche se ho addirittura rifiutato un turno al lavoro perchè non volevo perdermi William e Safina alle finali!), ma anche perchè ho notato una certa cosa. Si tratta della cerimonia di premiazione.

Così ieri vagavo su Youtube per vedere qualcosa del tennis di Pechino e capisco che le star del tennis non partecipino sempre alle Olimpiadi perchè non fanno parte del WTA a cui partecipano tutto l’anno nè di tutti quegli eventi tennistici che fanno guadagnare miliardi. Va bene. A differenza della ginnastica, le Olimpiadi non so importanti per il tennis.
Ma a Pechino c’erano molti tennisti importanti e quindi mi chiedevo: cosa è cambiato? Ma forse questa è una domanda per il blog sul tennis che potrei aprire il prossimo anno quando mi dimenticherò di comprare i biglietti per il prossimo Open e passerò tutto il tempo davanti alla tv a guardarlo!

Ma comunque, cari appassionati di ginnastica, c’è un motivo se vi parlo di tutto questo, e riguarda la ginnastica!! Su Youtube ho visto qualche cerimonia di premiazione del tennis e sono stata colpita da un paio di cose.
La prima: il podio dei singoli di Pechino somigliava ad un podio della ginnastica degli anni settanta o ottanta. Un bel po’ di russe e rumene all’epoca no?
E inoltre mi è sembrato che le tenniste non sapessero per niente come comportarsi alla premiazione, forse perchè non la fanno molto spesso. Di solito ricevono una coppa enorme sul campo alla fine della partita e un assegno ancora più enorme dopo!
Però non capisco lo stesso. Ho visto talmente tante premiazioni come fan della ginnastica che se avessero bisogno di una sostituta per Nastia sul podio riuscirei a uscire fuori in tempo, non mi toccherei troppo il body, saprei come ricevere I fiori, stringere le mani e sembrare aggraziata come una scimmietta ammaestrata!
Ma evidentemente non è così per tutti, per esempio per le tenniste russe. Sia la Zvonareva e la Safina tenevano le mani in tasca come teenagers. Dementieva portava i pantaloni tutti arrotolati come una ragazzina del liceo e Zvonareva ha persino tentato di salire immediatamente sul podio senza aspettare gli annunci (ma anche Federer e gli altri del doppio ci hanno provato) ed è stata trascinata giù da una hostess cinese supersorridente.
Tutto questo è stato molto divertente e mi sono chiesta se per caso le ginnaste non vengano istruite anche sulla cerimonia di premiazione, con la loro uscita composta, mezzo giro all’altra parte del pubblico e sventolamento dei fiori. Sembra che sappiano sempre cosa devono fare. Forse potrebbero allenare le tenniste.
MA la cosa che mi ha stupito di più è che quando ognuna veniva chiamata sul podio, saliva sul gradino senza nemmeno stringere le mani alle altre. E la prima cosa che ho pensato è stata: che maleducate. Sono così abituata a vedere le ginnaste che stringono le mani di tutti o si danno i baci sulla guancia prima di salire al loro posto. E poi di solito posano tutte quante sul gradino più alto e salutano la folla. Non ho visto niente di tutto questo nella cerimonia del tennis (anche se Venus Williams nel 2000 diede un piccolo abbraccio sia alla Seles che alla Dementieva prima di salire sul podio, quando ancora la medaglia d’oro veniva chiamata per prima). Anche le tenniste russe, che uno pensa sarebbero entusiaste di avere un pubblico in adorazione davanti, se ne stavano lì tutte imbarazzate a farsi fotografare con le medaglie dai giornalisti.
Non è solo il non sapere come comportarsi che mi ha colpito, la l’assenza delle congratulazioni. Ma poi ho pensato: forse non è solo il tennis, ma è così in tutti gli sport?


Così mi sono calata nella parte di blogger investigatrice e ho cercato altre premiazioni su Youtube, cosa non facile.
Ed ecco quindi pattinatori che si congratulano l’uno con l’altro, e persino i giocatori di tennistavolo! Quelli dell’atletica non fanno la sfilata nè si stringono le mani, e nemmeno quelli del judo o dell’atletica leggera. Alcuni nuotatori lo fanno, altri no. Ci sono stati momenti molto carini e spontanei, come quando Cathy Freeman confortò la donna giamaicana che aveva vinto l’argento nei 400 metri a Sydney che proprio non se lo aspettava, ma in generale mancano le congratulazioni mielose e tutti i vari rituali della ginnastica. Fino ad oggi, non avevo idea che fosse una cosa esclusiva della ginnastica comunque.

Quando mai sarà iniziato questo rituale? Magari tutti gli sport lo facevano prima, ma poi è scomparso. A volte penso che sia bello che ogni ginnasta si deve congratulare con le altre prima di celebrare la propria vittoria e di sicuro è una bella cerimonia, con tutte le atlete che marciano insieme verso il podio. Mi sembra un atteggiamento molto sportivo, che forse manca in altre cerimonie che ho visto.
D’altra parte, però, si perde un po’ la spontaneità del momento. Non é tutto così automatico e ritualizzato che le emozioni del momento si perdono? Forse no. Ma di sicuro, quando penso alle premiazioni, mi vengono in mente le strette di mano e i fiori. Ed ecco qui una lista dei momenti migliori nelle cerimonie di premiazione.

1. Le ragazze russe che si tolgono la medaglia d’argento. Ok, forse è stato poco sportivo, ma le adoravo! Così fiere e russe!
2. Kerry Strug portata sul podio in braccio, che momento! Sembra che lei non si ricordi più di nessuna delle cerimonie adesso, ma chi può dimenticare la folla festante davanti alla sua meravigliosa esecuzione da infortunata.
3. La folla brasiliana che fischia la squadra americana ai Giochi Panamericani del 2007. Ci sono state molte lamentele in seguito, io ho solo pensato che si trattasse di un modo diverso di intendere lo sport. Però, fischiare? Forse era un po’ troppo.
4. Nastia a Pechino. Mi ha colpito vederla così presa dall’emozioni, la mano sul petto, le lacrime, mentre le porgevano la medaglia dell’AA. Così adorabile e... umana.

5. Il sorriso di Gina Gogean per la medaglia d’oro ai Mondiali 1997. Che sorpresa.

6. Khorkina che consegna le medaglie alla Moscow Cup del 2008 a Semenova, PanPan e Zgoba. Vedere le loro faccine illuminarsi quando hanno sentito il suo nome è stato troppo forte... Come vedere la Zgoba che bisbgliava qualcosa alla Semenova mentre lei cercava di fare la brava bambina e guardare avanti senza rispondere!

7. Le tre leggende, Korbut, Comaneci e Ungureanu sul podio per la trave a Montreal. È stato interessante vedere sentire la folla applaudire per il punteggio della Comaneci e poi applaudire anche più forte per l’effervescente Korbut con l’argento, segno della sua enorme popolarità.

8. Oksana Omelianchik ed Elena Shushanova che salgono sul gradino più alto del podio insieme nel 1985 a Montreal, ridacchiando come per dire “Eh eh eh, qui di nuovo insieme. Che ridere!”. Grandiose!

9. Dina Kochetkova che bacia tutte le ragazze tranne Dominique Moceanu ai Mondiali del 1995. Strano. Non capisco se ha pensato che le americane non avessero l’usanza dei baci sulla guancia come le europee, se si è sbagliata o se non voleva proprio! Molto bizzarro.
10. Khorkina che fa la scema alla premiazione di Atene 2004, soprattutto quando è scoppiata a ridere in faccia alla Ziganshina dopo averla vista con la corona di alloro in testa che davano a tutte le atlete.

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