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Questo blog è la traduzione di The Couch Gymnast, blog sulla ginnastica internazionale.

giovedì 12 febbraio 2009

La guerra fredda di Una Ginnasta da Salotto

Una Ginnasta da Salotto ha un nuovo passatempo: fare confronti tra le ginnaste sovietiche, che forse per quegli appassionati che conoscono qualcosa della ginnastica anni novanta rappresentano le regine supreme, e altre ginnaste che ritengo le loro controparti ai giorni nostri, per vedere chi ha la meglio. E questa settimana si parla di...

Aleftina Priakhina vs Shawn Johnson!













Mi ci è voluto un po’ per capire chi mi ricordasse Shawn Johnson, quando all’inizio è comparsa sulla scena ginnica. Poi, guardando vecchi esercizi di Aleftina Priakhina, ho avuto un’illuminazione: Shawn somiglia alla piccola tutto pepe che ricordo come la Piccola Sovietica che non ce l'ha fatta.

Priakhina, la piccolo sovietica con grandi acrobazie

Per come la penso io, si somigliano. Hanno lo stesso tipo di acrobatica.
Tanto per iniziare, entrambe sono piccole, compatte e carine! Shawn e Aleftina hanno molte qualità ginniche in comune e lo stesso fisico. Entrambe minuscole e muscolose, con movimenti rapidi e una potenza esplosiva negli arti inferiori, quindi capaci di mettere insieme una grande acrobatica ed esercizi dinamici.

Chudina e Pryakhina (a destra)

Entrambe hanno avuto allenatori eccellenti. Priakhina era allenata dall’innovatore Mikhail Klimenko, che allenò anche Elena Mukhina (ma non la stava seguendo lui quando si infortunò).
Klimenko era molto esperto di acrobatica e noto per le innovazioni negli elementi delle sue ginnaste. Johnson si è allenata con Liang Chow, ex membro della nazionale cinese, anche lui un’innovatore nel metodo usato (in particolare, per ridurre le ore di allenamento).


Klimenko e Mukhina


Sia la Johnson che la Priakhina sono note per i loro elementi di alta difficoltà. Shawn aveva preparato uno dei programmi più difficili l’anno scorso a Pechino e la Priakhina, anche se arrivò al secondo posto dopo la Silivas, si presentò agli Europei del 1987 a Mosca con l’insieme di difficoltà maggiore.


Johnson e Chow


La loro acrobatica è spettacolare. Aleftina è conosciuta come la prima ginnasta ad eseguire un doppio dietro con doppio avvitamento, che ora esegue anche la Johnson. Entrambe compensavano la loro mancanza di grazia e di abilità coreografica con esercizi energici ed elementi incredibili. Priakhina, in linea con la tradizione sovietica, univa a tutto questo una flessibilità impressionante, ma senza tutto il talento delle sue compatriote. La Johnson praticamente ha rimosso la coreografia preferendo salti dinamici, elementi di grande difficoltà e un po’ di saltelli per la pedana sfoggiando il suo sorriso.


Shawn in posa al corpo libero


In trave, gli esercizi di entrambe sono molto competitivi anche se mancano della grazie delle loro compagne, ma grazie all’alto grado di difficoltà degli elementi se la sono sempre cavata ottimamente. Priakhina ha eseguito per la prima volta in trave un salto dietro con un avvitamento dalla posizione eretta, e venti anni dopo la Johnson strabilia i giudici con lo stesso elemento. Priakhina aveva anche un’entrata un po’ pazza, un flic flac gainer con un Rulfova e un doppio con un avvitamento in uscita. Johnson ha una serie stupenda, con due flic e un salto teso dietro con appoggio su entrambi i piedi e anche lei un doppio con un avvitamento in uscita.

L’esplosività della Priakhina in trave agli Europei 1987

Entrambe molto competitive per i loro elementi, nelle gare più importanti hanno perso contro ginnaste che avevano meno difficoltà ma più aggraziate e precise. Shawn ha perso contro la Liukin per l’esecuzione a Pechino, come la Priakhina perse contro la Silivas agli Europei 1987 (quando Valeri Liukin vinse l’AA maschile!).
Entrambe sono state propense alle cadute. La loro bassa statura faceva sembrare i movimenti meno aggraziati contro le ginnaste più alte. Gli enjambee e i salti di entrambe risultano corti e non raggiungono mai i 180°, anche se la Priakhina in questo batte la Johnson.


Johnson in trave


Shawn Johnson è stata sempre sufficientemente costante da vincere l’AA mondiale a Stoccarda, nonostante la sua mancanza di grazia e c’è qualcuno che crede che la Priakhina potrebbe essere una possibile concorrente al titolo oggi, con l’estrema difficoltà dei suoi esercizi (e magari un po’ più di precisione) degli anni ottanta. In ogni caso Priakhina non è mai stata un membro della squadra sovietica a Mondiali o Olimpiadi (sbalorditi eh?).


Direi che in un testa a testa Johnson ne uscirebbe vincitrice. Le linee della Priakhina, anche se orribili rispetto a quelle delle sue compagne di allora, sono forse alla pari con quelle di Shawn (ma forse anche questo è discutibile). Il vantaggio dell’americana (a parte migliori tecniche di allenamento, palestra ed attrezzatura migliore e un paese libero nel quale praticare il proprio sport ovviamente!) è la costanza! Come ha affermato un utente su Youtube a proposito di un video della sovietica, non serve avere gli elementi più difficili del mondo se non si riesce ad eseguirli sempre bene. Raramente la Johnson ha sbagliato un elemento, ed ecco perchè è diventata campionessa mondiale e la Priakhina era una riserva alle Olimpiadi 1988. Anche se per la sua epoca, era incredibile.

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